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Florio Carnesecchi

La lucertola con du’ code

2015

Prezzo
16,00 €
Collana
Recorder
Pagine
272
Formato
15,0 x 21,0 cm
Legatura
Brossura
ISBN
978-88-6433-599-5

Racconti lieti o dolorosi, scritti senza addolcire nulla ma anche sempre con quella pietà del tempo passato che dà senso ai racconti e permette a chi ascolta di raccontarli anche lui.

La lucertola con du’ code

La lucertola con du’ code

Storie tra la Val di Cecina e Siena

La lucertola con du’ code è un libro di racconti. Sono i racconti più belli, quelli delle memorie di famiglia, dei nonni e dei bisnonni contadini, che si possono raccontare a veglia e che sembrano leggende o fiabe. Sono i racconti in cui tutti hanno un soprannome e camminano a piedi per monti e valli, magari con una coppia di bovi. Ma si tramandano come racconti anche storie di antifascismo e di persone che tra montagna, piano e città hanno partecipato alla Resistenza e alla vicenda del PCI toscano. Ai racconti sono legati nomi di paesi e di poderi, di miniere e di campagne , di grandi cambiamenti della vita. Come nelle fiabe spesso i protagonisti sono dei bambini, che diventano grandi, ed entrano nel racconto magari come nonni o bisnonni. Florio Carnesecchi scrive storie dolorose e storie liete, senza addolcire nulla ma anche sempre con quella pietà del tempo passato che dà senso ai racconti e permette a chi ascolta di raccontarli anche lui. È un mondo di toponimi toscani tra Siena e Grosseto, tra mare e montagna, quello che i protagonisti attraversano: Travale, Castelnuovo Val di Cecina, Montieri, Giuncarico, Vetulonia, Chiusdino, Ciciano, S. Lorenzo, Anqua, Montecastelli e tanti altri nomi di località, fattorie, poderi, fonti. “I protagonisti sono i miei amici, i miei parenti, i miei nonni, la mia gente” scrive Florio Carnesecchi narratore di queste storie di montagna e di città. E tutto racconta con l’atmosfera del c’era una volta: “C’è un paese attaccato ad una collina, chiusa in basso da una valle dove scorre un piccolo torrente. Data la pendenza della roccia, che in alcuni casi strapiomba, le case sono una sopra l’altra, e i tetti di quelle sottostanti toccano le fondamenta di quelle poste più in alto, o almeno così sembra appena il paese ci appare nella sua interezza, superata la curva e lasciata a sinistra una strada che porta ad un antico podere”.

E La lucertola con du’ code è una visione dell’autore che è anche una metafora del racconto, tra verità e finzione. Un libro di grande intensità e bellezza.

Recorder

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