Presentazione del romanzo storico “Il caso Lattes – chi ha assassinato il sindaco di Monte Argentario?” – Porto Santo Stefano, Fortezza Spagnola, sabato 25 giugno 2011, ore 21:30

TITOLO: Il caso Lattes
– chi ha assassinato il sindaco di Monte Argentario?-

Il caso Lattes

AUTORE:

Gualtiero Della Monaca

FORMATO: brossura
PAGINE: 352
EDITORE: Effigi
COLLANA: Grandi Narrazioni
ISBN: 978 88 6433 115 7
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011
PRODUZIONE: C&P Adver di Mario Papalini
PREZZO: euro 18.00

La notte tra venerdì 1 e sabato 2 giugno 1906

«Dottor Cantieri! Dottor Cantieri! Per amor di Dio svegliatevi, presto! È successa una cosa tremenda.»

«Emma, hai sentito?»

«Ho sentito! Ma, che ore sono?»

«Dottore, sono Lazzari, il capo guardia. C’è bisogno di voi; qualcuno ha sparato al signor sindaco!»

«Cosa? Quando è successo?»

«Non più di mezz’ora fa, proprio davanti alla sua abitazione.»

«Santo cielo! Arrivo subito, giusto il tempo di mettere qualcosa addosso. Corinna, la mia borsa, presto!»

«Mio Dio, il nostro povero sindaco!»

«Ha avvertito il dottor Francioni?»

«Ho tentato, ma la signora Ottavia mi ha detto che il dottore è fuori paese per una chiamata urgente.»

«Sono pronto. Andiamo! Mi racconterà tutto strada facendo.»

«A dire il vero, dottore, non so nulla di più di quanto vi ho appena detto. Il sindaco è stato gravemente ferito ed io, quando l’ho saputo, sono subito corso ad avvisarvi, mentre il mio collega si è preso l’onere di comunicare la notizia al figlio Italo.»

«Il dottor Bechi è stato avvisato?»

«Credo di sì.»

«Come sarebbe a dire? È stato o non è stato avvertito?»

«Sì, sì. Ci ha pensato Igino Rinaldi. Io stesso, prima di venire da voi, gli ho detto di telegrafare subito a Grosseto. Dubito, però, che il vostro esimio collega possa essere qui prima che sia giorno fatto.»

Saliti ognuno sulla propria bicicletta, Carlo Lazzari ed io ci avviammo velocemente verso il luogo della tragedia. Il villino dei Lattes si trovava allo Sconcione, una bella località ubicata all’estremità occidentale del paese […]

E’ questo l’incipit de Il caso Lattes l’ultimo (e splendido) lavoro, questa volta di matrice narrativa e non saggistica, di Gualtiero Della Monaca. E’ la storia vera dell’omicidio del sindaco di Monte Argentario, accaduta nel giugno del 1906, che sconvolse la tranquilla vita paesana di Porto Santo Stefano. Storia a tinte gialle che fece molto parlare di sé sia nei giornali a carattere locale che in quelli nazionali, tanto che molto si temette per la tenuta dell’ incipiente stagione delle bagnature, come veniva definita allora la stagione balneare.

Bagno nel mare di Cala Grande

Porto Santo Stefano, infatti, era da pochi anni diventata una delle mete turistiche più ambite della costa tirrenica, frequentata dai più bei nomi e dalle personalità più prestigiose dei primi del novecento. La stagione estiva era il periodo più atteso e divertente dell’anno ma anche il più remunerativo per le molte attività che, con l’afflusso crescente di forestieri, assicuravano una fonte di reddito irrinunciabile.

Si era infatti in una fase fra le più delicate della vita economica del paese: le risorse derivanti dalla pesca erano sempre più scarse e malsicure, non certo adatte a rendere radiosa la sorte di una famiglia. Lo stesso discorso poteva farsi per il settore agricolo. L’industria avrebbe potuto rappresentare una ulteriore vocazione per il paese: le miniere di ferro-manganese dei fratelli Rae (inglesi), lo stabilimento per la confezione di sardine in scatola (all’uso di Nantes) del francese Federigo Pollette, il biscottificio dell’abruzzese Cosmo Milano. Ma…

Il paese, comunque, stava conducendo la propria esistenza, fino a quel momento, senza troppi traumi: di osterie se ne contavano in numero esagerato ed erano tutte frequentatissime, la banda musicale del paese (la “Società Filarmonica dei Concordi”) fra un litigio e l’altro sfornava concerti e parate a profusione, le signore bene si dilettavano nell’arte del bel canto e della recitazione, il re in persona era solito fare tappa a Porto Santo Stefano, a bordo del suo yacht Yela, prima delle battute di caccia nell’isola di Montecristo (tanto che il barchettaiolo Campanaro, ebbe modo di entrare in tali rapporti di familiarità con il re e la regina che era ormai abituato a rivolgersi alle Loro Altezze Reali chiamandoli sor Vittorio e sora Elena).

A passeggio lungo il molo della Pilarella

E’ in questo contesto che, nella notte fra l’uno e il due giugno 1906, risuona il colpo di rivoltella che termina l’esistenza di Azzaria Lattes, 48 anni, ebreo della comunità di Pitigliano (nota in Maremma anche come la Piccola Gerusalemme) nonché, da più di un anno, sindaco di Monte Argentario e da sempre una delle personalità più stimate e rispettate del circondario. Come può essere possibile?

I coniugi Lattes - Adina e Azzaria

Per rispondere a questa semplice ma cruciale domanda sarà chiamato il commissario capo della questura di Grosseto Alberto Ginanneschi il quale, appena giunto in paese, troverà una solerte e motivatissima spalla nella persona di Arturo Cantieri, medico condotto a Porto Santo Stefano da molti anni nonché osservatore e corrispondente (sotto lo pseudonimo di Nemo – oggi si direbbe nickname-) per la zona di Monte Argentario fra i più acuti e attenti per il quotidiano locale L’Ombrone. Saranno loro a condurre il lettore non solo nelle vicende personali, politiche ed economiche del defunto sindaco, ma anche nelle trame e nelle faccende piccole e grandi della vita di tutti i giorni del tessuto sociale sanstefanese. I giochi piccoli e quelli grandi che hanno determinato le sorti di questo angolo della costa maremmana.

Questo libro rappresenta insomma un’ottima occasione per immergersi completamente nell’atmosfera, nelle vicende, nei luoghi e nei personaggi del promontorio agli inizi del XX secolo.

E, inoltre, all’insegna del più autentico stile poliziesco:

«Se non le dispiace, vorrei farle qualche domanda.»

«Dica pure, commissario.»

Un ricchissimo repertorio di immagini, documenti, riproduzioni, ritratti, cartoline, dipinti, mappe e giornali dell’epoca si alterna al racconto vero e proprio, mostrando in maniera diretta un importante, strategico capitolo della storia del Monte Argentario e rendendo allo stesso tempo molto preziosa questa pubblicazione.

Il libro sarà presentato sabato prossimo, 25 giugno 2011 alle 21:30 presso la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano nel corso della prima serata di “Presidios a tavola 2011“, manifestazione di cultura enogastronomica a cura di Slow Food Argentario. Qui alcune notizie. Qui il sito ufficiale.

Nell’occasione il volume sarà in vendita al prezzo scontato di

15 euro

Buona lettura a tutti con il giallo dell’estate all’Argentario!

 

Interverranno:

Moira Adiutori

Massimiliano Cavallo

Ettore Zolesi

Gualtiero Della Monaca, l’autore

Mario Papalini, l’editore

 

Con la partecipazione straordinaria della compagnia teatrale I Bindoli.


Massimiliano Cavallo

Gualtiero Della Monaca

Nato a Porto S. Stefano (GR) nel 1950. Dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto Tecnico Nautico “G. da Verrazzano” di Porto S. Stefano (1969), si è laureato all’Università di Pisa in Lingue e Letterature Straniere (1975) e da allora è stato docente di Lingua Inglese. Nel 2001 ha ottenuto la Patente Europea del Computer (EDCL) e per diversi anni ha svolto l’incarico di Funzione Obiettivo per il settore informatico nell’Istituto Comprensivo “G. Mazzini” di Porto S. Stefano.

Da tempo si dedica alla storia del territorio in cui è nato, vive e lavora, sul quale ha svolto approfondite ricerche d’archivio. Dal 2010 è membro del Comitato Scientifico Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali.

Ha pubblicato, da solo o in collaborazione con altri autori, i seguenti volumi: Lo Stato dei Presidi nei disegni del cavaliere Ignazio Fabroni (1994); La Fortezza spagnola (1995); Porto S. Stefano dal Settecento all’Unità d’Italia (1995); La torre dei misteri: L’Argentiera (1996); Torre Ciana (1996); Fortezze e torri costiere dell’Argentario, Giglio e Giannutri (1a edizione 1996; 2a edizione 2001), che ha vinto il terzo premio nella sezione saggistica al concorso letterario internazionale “Fëdor Dostoevskij”; Il Casale della Giannella (1997); Sulle tracce degli antichi acquedotti di Orbetello e Monte Argentario (2000); Il Forte del Pozzarello (2002); Porto Santo Stefano (2005); Sebastiano Lambardi. Il primo gonfaloniere di Monte Argentario e i suoi tempi (2008); L’ultima ghigliottina in Toscana. Storia di un efferato fatto di sangue accaduto a Porto Ercole nella prima metà dell’Ottocento (2010); La presa di Porto Ercole. Orbetello e il Monte Argentario nel XV e XVI secolo fino alla fine della Guerra di Siena in Maremma (2010).

Nel 1995 è stato curatore di una mostra fotografica sul tema “Le fortificazioni costiere del Monte Argentario”. Successivamente è stato relatore di una serie di conferenze su: “La difesa costiera dello Stato dei Presidi” (1996); “Il giardino Lambardi” (2007); “Sebastiano Lambardi (2009); “Torri e Forti dell’Argentario” (2009); “La comunità di Monte Argentario dopo l’Unità d’Italia” (2010); “Cala Galera nella storia” (2011); “I Raveggi a Orbetello” (2011) che ha avuto luogo nella sala risorgimentale del Museo Civico di Siena. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha curato per la provincia di Grosseto il volumetto: Il Risorgimento nella Costa d’Argento. Aspetti, fatti, fi gure (2011) e la relativa mostra documentaria.

Suoi contributi sono apparsi in: “Porto Santo Stefano – 53° Palio Marinaro dell’Argentario” (1994); “Geobotanica e Etnobotanica del Monte Argentario” (2002); “Palio Marinaro dell’Argentario – Rione Fortezza” (2004); “Coppa d’oro – Un sogno realizzato” (2005), “Almanacco del Monte Argentario, vol. 1 – Quasi tutto ciò che si può dire su una penisola” (2006); “Finale porto di Fiandra, briglia di Genova” (2007), dove in collaborazione con il prof. Marino Viganò dell’Università Cattolica di Milano ha scritto La catena Napoli, Milano, Fiandre e i Reali Presìdi nella Toscana; “Giacomo Puccini e la Guardia di Finanza” (2008), con una scheda di carattere storico-architettonico relativa alla Torre della Tagliata; “La Maremma nel risorgimento. Memoria del territorio” (2011).

Nel 2003 ha contribuito alla realizzazione di due cortometraggi: “Le Fortezze di Porto Ercole” e “Orbetello e i Presidios”, nell’ambito della serie televisiva “Castelli da scoprire” prodotta dalla Rai e andata in onda su Rai International.

Nel 2010 ha collaborato per realizzare il documentario: “Caravaggio. Il corpo ritrovato” trasmesso su National Geographic Channel.

Ha partecipato al progetto “Uomini di terra”, organizzato dall’associazione “Consultacultura” di Santafiora, riguardante la stesura di schede biografi che di uomini che, nel periodo compreso tra l’Unità d’Italia e la fine del secolo scorso, hanno contribuito a costruire l’immagine e l’identità della Maremma. Nel 2010 ha fondato insieme a Gerd Malkerek la collana storico-letteraria “Edizioni Costa d’Argento”.

Attualmente collabora con il mensile “Rivista Marittima” e il periodico “Le Antiche Dogane” e recentemente ha curato per il quotidiano “La Nazione” lo speciale a puntate 150 anni Unità d’Italia (2011) della serie “Buongiorno Maremma”.

Shipbuilding at Porto S. Stefano, di Reinier Nooms (1646 ca)

Commenti

1 commento a “Presentazione del romanzo storico “Il caso Lattes – chi ha assassinato il sindaco di Monte Argentario?” – Porto Santo Stefano, Fortezza Spagnola, sabato 25 giugno 2011, ore 21:30”


  1. ILICO MASCIOLI ha detto:

    Mi è capitato, non ricordo come, tra le mani questo libro e devo ringraziare
    questa casualità perchè l’ho letto con piacere e soddisfazione.
    Questo commento, unicamente per fare i miei complimenti all’autore.
    Lettura davvero molto interessante e piacevolissima.
    Al prossimo incontro, un saluto cordialissimo, Ilico Mascioli.

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