Immortalità e funerali laici

Etica individuale e collettiva nell’Italia contemporanea
Scrive Michel Vovelle nella prefazione che questo libro “ci conduce in un affascinante percorso sul territorio della morte, delle sue rappresentazioni e pratiche che l’accompagnano, dell’immaginario che essa produce”, nell’Italia liberale, dall’irruzione della Rivoluzione francese oltre le Alpi all’assassinio di Matteotti, nel 1924. La costruzione della società laica, quale viviamo nella sua piena maturità, si forma prima di tutto nei territori della morte e dell’immortalità, dove l’etica individuale e collettiva viene affermata e sacralizzata nei rituali “metafisici” dei funerali laici.
Gesti, discorsi, grandiosi accompagni con musiche e bandiere, facevano da corredo al rifiuto del terrorismo intorno alla fine, praticato dalla pastorale della Chiesa, diffondendo un ideale di vita liberata dal pensiero del morire. L’immortalità laica era, dunque, un discorso intorno alla vita e sul “come” vivere. Lo Stato liberale prima, liberi pensatori, massoni, radicali, repubblicani e socialisti poi hanno imposto una cultura della resistenza alla morte attraverso l’igiene, la difesa dalle fatiche e dai pericoli.
La nostra sensibilità è infine venuta familiarizzandosi con l’idea della morte estetizzando l’io, come conferma l’odierno fenomeno della dispersione delle ceneri o degli auto-elogi funebri raccontati ai giornali.
SOMMARIO
Prefazione Michel Vovelle
INTRODUZIONE
1. Questioni di approccio
2. Religione politica o sacralizzazione della politica
3. Lutto e feste funebri
4. Un “sistema” della morte laica
5. La discontinuità della Grande guerra
SEZIONE PRIMA
LA MORTE IN ETÀ LIBERALE
I. Laicizzazione della morte
I.1. Libera morte in libero Stato
I.2. Fantasmi da pacificare
I.3. La costruzione dei cimiteri comunali
I.4. Il pantheon per i “martiri”
I.5. Dalla camera mortuaria al funerale laico
I.6. Guerra delle sepolture
I.7. Dalla morte “destino” all’assicurazione
I.8. Cantoni l’Apollo
I.9. Libero pensiero e “preti” laici
I.10. L’autosufficienza: “dalla culla alla bara”
I.11. Morte e municipi “popolari”
I.12. “Ritorna” Piero Maroncelli
II. La morte “Rossa”
II.1. Una morte “utile”
II.2. Morte “inflitta” e resistenza
II.3. Morte “naturale” o violenta
II.4. Morire come si è vissuto
II.5. Un conflitto a tre
II.6. La “bella morte”
II.7. A chi appartiene il corpo?
III. Funerali civili
III.1. Invenzione dell’“accompagno”
III.2. Gli anni Settanta
III.3. Funerale laico e socialista
III.4. Elogi funebri e giudizio
III.5. Cielo degli eroi e impossibile “fede privata”
III.6. Doppio funerale per Giuseppe Verdi
III.7. Una quantificazione dal 1876 al 1891
III.8. Dalla “morte rossa” alla “morte espiazione”
SEZIONE SECONDA
ESEQUIE DEI GRANDI UOMINI
I. La morte di Giuseppe Garibaldi (1882)
I.1. Una fine laica
I.2. L’agonia vigilata
I.3. Lutto nazionale
I.4. Il destino del corpo
I.5. La disputa degli elogi funebri
I.6. La morte “fascinosa” e “rovinosa”
I.7. Funerali simultanei
II. La morte di Aurelio Saffi (1890)
II.1. Un’agonia “immaginata”
II.2. Un “geniale recesso” in campagna
II.3. Il lavoro dei liturgisti laici
II.4. La presa dello spazio cittadino
II.5. Interpretazioni di un addio
II.6. Saffi ovvero Mazzini
II.7. Il “referendum” del cordoglio
II.8. Elogi funebri monarchici
II.9. Elogi funebri repubblicani e socialisti
III. La morte di Andrea Costa (1910)
III.1. Volontà e medicalizzazione
III.2. La morte ovvero un “inno alla vita”
III.3. La morte eroica della “ginestra”
III.4. Costruzione del lutto
III.5. Geografia del cordoglio
III.6. Omaggi e firme
III.7. La camera ardente
III.8. Formazione della massa cerimoniale
III.9. Corteo o accompagno funebre
III.10. Folla ordinata e interpretata
III.11. Apoteosi e giuramento
III.12. Excessus mentis
III.13. Agiografie e “santità” laica
III.14. Proclamazione dell’immortale
IV. La morte di Giovanni Pascoli (1912)
IV.1. L’impenitenza finale
IV.2. Esposizione del “professore”
IV.3. Una profusione di simboli
IV.4. Poeta ufficiale della Democrazia
IV.5. Le stazioni dell’ultimo viaggio
IV.6. Notabile e riformatore a Barga
IV.7. Riformatore dell’etica laica
UNO SGUARDO FINO AD OGGI
1. Conclusioni
2. Contro le “guarentigie”
3. Sacralizzazione della politica
4. Un ponte sul Novecento
5. Dal corpo esposto al corpo di cenere
6. Estetizzazione dell’io e autoelogi
Abstract
Indice dei nomi
Parole chiave
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