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a cura di Giuseppe Sani e Francesco Serafini

In miniera cresceva il pane

2018

Prezzo
16,00 €
Collana
Archivi riemersi
Pagine
288
Formato
16,5 x 24,0 cm
Legatura
Brossura
ISBN
978-88-6433-899-6

Lettere dei minatori licenziati dalla Società Monte Amiata dopo l’attentato a Togliatti

In miniera cresceva il pane

In miniera cresceva il pane

Lettere dei minatori licenziati dalla Società Monte Amiata dopo l’attentato a Togliatti

Il volume, curato da Giuseppe Sani e Francesco Serafini ci introduce con dovizia di documenti e foto alle conseguenze che sul piano sociale ed economico si verificarono ad Abbadia San Salvatore dopo l’attentato a Palmiro Togliatti.

Si tratta di un aspetto inedito finora scarsamente indagato dai tanti libri e saggi dedicati all’argomento, che le lettere e le suppliche dei minatori licenziati dalla Società Monte Amiata riportano oggi alla nostra attenzione.

L’azienda mercurifera approfittò della repressione scatenata dal ministro dell’Interno Mario Scelba per attuare un pesante e discriminatorio progetto di ristrutturazione industriale.

Dalle lettere dei minatori e dei loro familiari emerge, assieme ad uno spaccato sociale di acuta indigenza, anche la tenacia e la dignità di una categoria, i minatori dell’Amiata appunto, che non si vollero rassegnare all’iniquo licenziamento perché nel faticoso e rischioso lavoro in miniera vedevano in ogni caso la loro vita e “crescere il loro pane”.

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